Fab Lab Olbia




Siamo quotidianamente sollecitati a prendere atto della necessità di adeguarci al cambiamento, del bisogno di accogliere l’innovazione nei processi per soddisfare le evoluzioni del mercato e dell’urgenza di creare un collegamento tra tradizione e novità. Spesso abbiamo difficoltà a trovare i modi per affrontare tutto ciò e apparentemente manca quel volano che può rappresentare lo strumento privilegiato per portare una reale trasformazione del contesto in cui siamo inseriti.

La ricerca, il confronto, la contaminazione e lo sviluppo, in questo caso sono un elemento imprescindibile per riuscire a comprendere bene i fenomeni che ci circondano e trovare delle soluzioni che soddisfino le necessità che abbiamo evidenziato in premessa.

Grazie al MIT (Massachusetts Institute of Technology) e la sua iniziativa interdisciplinare Bits and Atoms, che ha come obiettivo principale ma non esclusivo, l’esplorazione dei confini tra l’informatica e le scienze fisiche e la democratizzazione delle tecnologie più sofisticate anche attraverso lo sviluppo dell’intelligenza collettiva, si sta sviluppando in modo virale, un fenomeno che ha come obiettivo principale quello di trasformare i dati in cose e viceversa, la cosiddetta Fabbricazione Digitale. Questo fenomeno ha dato vita ai Fab Lab, officine che offrono servizi digitali proprio per la fabbricazione digitale.

I Fab Lab democratizzano i sistemi di produzione innovativa, permettendo di creare rapidamente prototipi e nuove invenzioni e riducendo i costi finali del processo produttivo.

I Fab Lab ormai si stanno sviluppando a macchia d’olio. In tutto il mondo ne esistono 350 circa concentrati prevalentemente negli Stati Uniti, in Francia e in Italia con 60 installazioni Maker di cui 35 accreditati, ben 4 in Sardegna, 3 in fase di accreditamento MIT di cui 2 nel Nord Sardegna. Proprio questo dato ci ha fatto riflettere sulla necessità di prestare la giusta attenzione ai Fab Lab, ritenendoli quel volano e trait d’union tra la tecnologia, ricerca, innovazione, altissime competenze professionali e il tradizionale e pragmatico sapere e saper fare artigiano. Gli scenari economici del nostro territorio logorati dalla crisi, hanno necessità di trovare un nuovo slancio e nuova linfa vitale.

Secondo noi un Fab Lab con la sua filosofia di confronto, condivisione, contaminazione, apertura alla diversità considerata ricchezza e altissime competenze professionali trasversali può contribuire a sviluppare proprio quel nuovo movimento creativo fulcro di intelligenza collettiva capace di rigenerare il tessuto imprenditoriale del Nord Sardegna. Nel Caso specifico, Cna Services in collaborazione con Fab Lab Olbia, costituito da una serie di professionisti di altissimo livello, con competenze ed esperienze internazionali in variegati campi, ( vedi allegato A) vuole proporre un progetto di sensibilizzazione, condivisione e contaminazione di questo fenomeno con il comparto artigiano nel nostro territorio, creando occasioni di incontro e confronto tra i portatori di sofisticate tecnologie e competenze e i nostri imprenditori desiderosi di innovarsi.

Gli ambiti di applicazione delle nuove tecnologie e processi che vengono sviluppati all’interno dei Fab Lab sono illimitate possono riguardare gli ambiti più disparati dal settore medico al design, dalle manifatture del legno, della carta, materiali plastici all’acciaio, dall’oreficeria alle costruzioni edili riuscendo veramente a riportare l’idea nella realtà virtuale del mondo digitale e renderla poi realizzabile nel mondo della materia.




Obiettivi e finalità del progetto




  1. Mappatura e selezione attraverso la somministrazione di un questionario delle aziende dei settori artistico, lavorazione metalli, lavorazione del legno e nautica interessate all’innovazione dei processi produttivi.
  2. Mappatura e selezione di nuove competenze professionali o talenti locali che vogliano partecipare allo sviluppo del Fab Lab Olbia affinché si riescano proporre collaborazioni innovative e iniziative orientate a contestualizzare le esigenze del territorio Gallurese.
  3. Organizzazione di 4/5 workshop per diffondere la cultura di collaborazione dei Fab Lab con i settori artigiani selezionati prevedendo l’elaborazione di progetti specifici per la prototipazione di nuovi prodotti e/o la sperimentazione di nuove lavorazioni.
  4. Incontri di sensibilizzazione nelle scuole per lo sviluppo di nuove figure con competenze tecniche contestualizzate.