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Gas fluorurati: attuare il Regolamento UE 517/2014 al più presto

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Ulteriori ritardi potrebbero aggravare le difficoltà di molte piccole imprese

Emanare al più presto il decreto di attuazione del Regolamento UE 517/2014 sui gas fluorurati. Il termine ultimo previsto per il varo era il 31 dicembre scorso. Ciò eviterebbe ulteriori difficoltà alle imprese che operano su impianti contenenti f-gas, già alle prese con ritardi burocratici e costretti a non indifferenti oneri economici. E per aggiornare le disposizioni in materia di sanzioni. Lo chiede la CNA in una lettera indirizzata al ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, e firmata dal presidente della Confederazione, Daniele Vaccarino.

Il regolamento UE 517/2014 sui gas fluorurati a effetto serra ha come obiettivo la riduzione delle emissioni. Per raggiungerlo, stabilisce alcune regole:

  • stabilisce disposizioni in tema di contenimento, uso, recupero e distruzione dei gas fluorurati a effetto serra e di provvedimenti accessori connessi;
  • impone condizioni per l’immissione in commercio di prodotti e apparecchiature specifici che contengono o il cui funzionamento dipende da gas fluorurati a effetto serra;
  • impone condizioni per particolari usi di gas fluorurati a effetto serra;
  • stabilisce limiti quantitativi per l’immissione in commercio di idrofluorocarburi.

Il Regolamento è entrato in vigore il 9 giugno 2014 e si applica dal 1 gennaio 2015. A partire da tale data, il Regolamento (CE) n. 842/2006 è abrogato.

Necessario non ripetere i ritardi avuti con la normativa attuale

“Già nella fase di emanazione della normativa vigente – si legge nella lettera – il percorso di attuazione è stato gestito con notevole ritardo (quasi sei anni per emanare il Dpr). E’ stato introdotto un sistema di certificazione obbligatoria che ha imposto alle piccole imprese un aggravio di procedure operative, di burocrazia e di costi. Le stesse imprese si ritrovano nuovamente con un quadro legislativo incompleto che rischia di lasciare gli operatori del settore al di fuori delle regole comunitarie”.

Il nuovo regolamento UE 517/2014 può “rappresentare l’occasione per risolvere le criticità evidenziate e più volte sottoposte alle strutture del ministero, in maniera da consentire alle imprese – aggiunge – di poter ottemperare alle disposizioni di un quadro legislativo più semplice, meno oneroso sia dal punto di visto economico che burocratico e maggiormente fruibile – si conclude la lettera della CNA – per un sistema imprenditoriale costituito da imprese di piccola dimensione”.