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CNA Gallura al Maker Faire Sardinia 2024: intervista all’ Ing. Antonio Burrai

Il punto di vista dell’organizzatore della MFS 2024 circa lo stato dell’arte e le opportunità dell’Intelligenza Artificiale anche per il settore dell’artigianato.

Cna Gallura sarà presente al Maker Faire Sardinia 2024 in qualità di Partner Patrocinatore. La manifestazione sarà tutta incentrata su un tema di estrema attualità : l’Intelligenza Artificiale ed in particolar modo quella generativa. Un evento unico in Sardegna organizzato dal Fab Lab fondato dall’ Ing. Antonio Burrai.

Abbiamo incontrato l’ing. Burrai al Museo Archeologico di Olbia, location della manifestazione, per discutere con lui alcuni argomenti importanti legati al mondo dell’artigianato e della IAG.

Ing. Burrai, un traguardo importante per il mondo dei makers

L’evento Olbiese arrivato alla sua 3 edizione coincide con il decimo anniversario della Fab Lab e rappresenta secondo noi la più importante opportunità per riunire in un solo luogo tutto il circuito legato ai Makers;, da chi inventa e produce a coloro, come CNA Gallura, che possono offrire soluzioni e strumenti acceleratori per portare sul mercato idee e innovazione.

L’IA è un mondo in evoluzione e il MF Sardinia 2024 ha voluto essere il luogo di approfondimento e confronto tra i vari operatori e stake holders. La CNA Gallura da sempre affianca gli artigiani nel loro lavoro. In che modo L’IA potrà impattare sul loro futuro?

È un mondo in evoluzione quotidiana quindi è difficile sapere con certezza quali potranno essere le modalità con le quali gli artigiani potranno sfruttare a pieno le potenzialità dell’IA. Quando abbiamo iniziato a pensare a questa edizione di MFS l’argomento non era di estrema attualità come lo è diventato adesso e non possiamo neanche immaginare cosa possa accadere anche tra soli sei mesi.

Rimane però un cambiamento tecnologico che avrà un suo effetto anche sul mondo di chi lavora con le mani e l’ingegno.

Certamente! Qualcuno teme che questo tipo di innovazione tecnologica possa mettere in pericolo il proprio mestiere. Io , come molti nella comunità dei Makers, sono convinto che è una grande opportunità per migliorare ed evolvere le proprie competenze. Trent’anni fa è successa una cosa simile con i computer. Si temeva che potessero soppiantare il lavoro umano, invece ci siamo adattati ed abbiamo imparato ad usare uno strumento in relazione alle nostre necessità. Il mondo dell’artigianato ha l’opportunità di evolvere le proprie competenze e migliorarle, ma è importante che ci si avvicini all’IA e  si capisca quale parte di essa può essere utile.

Qualche esempio?

Chi ha bisogno di una grafica potrà crearsela dettando le necessità alla IA, il modellatore potrà creare una copia di base e stamparla in 3D e tanto altro. In altre parole si potrà semplificare qualcosa che  o non era possibile fare in autonomia o renderlo molto più rapido ed efficiente.

L’ artigiano  usa il suo saper fare utilizzando le mani e l’ingegno e spesso si trova tra la figura dell’artista e quella del tecnico specialista. L’’AI potrà sostituire una di queste componenti e quale.

Io vedo l’AI sempre in chiave di affiancamento . Immaginiamo di avere un super potere che ci rende molto più potenti di quello che già siamo. Non cambiamo ma possiamo fare cose che prima non potevamo fare. In fondo è la storia della tecnologia e dell’evoluzione umana. Per esempio posso chiedere a Chat GPT di ideare  trenta esempi di un vaso in funzione delle mie richieste. Otterrò dei modelli che nascono dal mio ingegno e tra i quali io sceglierò quello che considererò personalmente il migliore e su quello riverserò il mio impegno . Alla fine avrò realizzato io tutto ma con un super potere in più. Sono convinto che non ci sarà una totale sostituzione ma un potenziamento del saper fare.

Ha sperimentato in prima persona questo approccio?

Sì. Tutta la preparazione dell’evento di quest’anno è stato frutto della collaborazione tra persone e AI. Dai comunicati stampa  e  le grafiche,  al design di molti oggetti che saranno esposti e che i visitatori potranno toccare con mano. Questo ci ha aiutato tantissimo nell’organizzazione pratica e qualitativa dell’evento.

In questi giorni si inizia a parlare di regolamentazione della IA  e l’Italia è il primo Stato ad affrontare in modo strutturale questo tema. Quali linee secondo lei dovrebbero essere seguite e quali punti dovrebbero essere regolamentati per primi.

Il tema sicuramente è di estrema importanza e gli argomenti da gestire sono davvero tantissimi. Io partirei da capire quali sono i bisogni di chi già vive impiegando l’AI, chiederei ai Makers quali sono i loro bisogni e i campi ancora un po’ oscuri. Sono sicuro che per alcuni temi legati per esempio al copyright si troveranno soluzioni giuste ed applicabili. Mentre invece per i temi etici e filosofici la questione è molto più delicata.

Cosa Intende?

 Qualche giorno fa abbiamo realizzato un video prendendo la base un mio video di qualche anno fa. Abbiamo scritto un testo ed il mio avatar ha raccontato e parlato della fiera. Chi mi conosce non ha avuto dubbi che non fossi io , ma chi non mi conosce non poteva notare che era una ricostruzione della AI.

Un Deep fake.

Certo. Ed è questo il punto. Se il tema non viene regolamentato in modo preciso e profondo lo stesso sistema potrebbe essere usato in ambiti anche potenzialmente non sicuri. Ad oggi non sembra esservi uno strumento legale specifico per gestire situazioni come queste.

Con i miei studenti facciamo un gioco: facciamo leggere a Chat GPT l’opera omnia di Dante e poi gli chiediamo di impersonare Dante e rispondere alle nostre domande. Capiamo bene come la stessa cosa potrebbe essere fatta con persone che hanno un ruolo nella nostra società…diverso da Dante.

Può definire in una parola l’AI.

Ne userei due: Opportunità e Strumento